Plagiocefalia
Il termine deriva dal greco e significa testa obliqua, è una deformazione asimmetrica del cranio. Le cause si possono suddividere in: Prenatali, Perinatali, Postnatali. Deriva da un anomalo posizionamento intrauterino, dall’ utilizzo del forcipe o della ventosa durante il parto, dalla presenza di una disfunzione del bacino materno che condiziona l’uscita della testa fetale durante il parto, dalla posizione assunta dal neonato durante il sonno,da restrizioni della rotazione cervicale che portano il neonato a stare sempre nella stessa posizione e anche dal torcicollo miogeno che tende a rinforzare la plagiocefalia.
CAUSE PRENATALI
Forze compressive intrauterine:
il feto all’interno dell’utero in caso di una limitazione negli spostamente si troverà a mantenere una stessa posizione per un periodo prolungato, questa condizione, associata alla plasticità ossea e alla malleabilità dei tussuti, può determinare una deformazine del cranio e uno squilibrio miotensivo. Questo porterà il bambino, dopo la nascita, a mantenere la medesima posizione aggravando la deformità acquisita
Tra le condizioni materno-fetali più frequentemente associate a deformazioni craniche ed anomalie posturali del collo si osservano:
- - Precoce discesa del feto nell’area pelvica.
- - Gravidanze plurime
- - Anormale morfologia uterina
- - Macrosomia fetale
- - Oligoamnios o poliamnios
- - Ipertonia della parete muscolare uterina
Forze compressive extrauterine:
particolari condizioni fisiche della gestante possono deternimare una copressione extrauterina, queste caratteristiche possono essere una conformazione peculiare del bacino, una scoliosi importante, una ipertonia della muscolatura addominale, posture scorrette.
CAUSE PERINATALI
Alcune condizioni fisio-patologiche relative ai meccanismi del parto possono determinare e/o favorire la persistenza di deformazioni craniche di tipo meccanico.
Tra le più frequenti:
- - Parto traumatico
- - Presentazione podalica o bregmatica
- - Parto con forcipe o ventosa
Le anomalie morfologiche del cranio determinate esclusivamente da eventi meccanici relativi al periodo espulsivo tendono a regredire spontaneamente nel giro di alcune settimane ed usualmente richiedono soltanto un programma di terapia fisica. La persistenza di una deformazione cranica oltre i tre/quattro mesi di vita necessita una valutazione specialistica specifica.
CAUSE POSTNATALI
Alcune condizioni fisio-patologiche del neonato, come la prematurità, o francamente patologiche, come la sofferenza perinatale, richiedono terapie lunghe ed intensive, che possono determinare una postura obbligata del capo o limitarne in maniera importante la motilità.
L’asimmetria del capo è spesso di modesta entità alla nascita, può sfuggire alla considerazione del pediatra e passare inosservata ai genitori.
Il neonato con deformazione cranica posizionale mostra spesso di preferire il decubito supino dal lato appiattito dalla costrizione uterina. Se il piccolo non viene precocemente condizionato a privilegiare decubiti alternativi, l’asimmetria cranica manifesterà un’ineluttabile progressione peggiorativa. Un tempestivo programma di decubito alternativo e di fisioterapia, promossi da una precoce diagnosi differenziale, saranno sufficienti, nella maggior parte dei casi, per ottenere una regolarizzazione morfologica del contorno cranico ed una normalizzazione funzionale della motilità cervicale, riservando il trattamento ortesico ai casi di deformità più severa e persistente.