Scoliosi
La scoliosi è una deviazione tridimensionale della colonna vertebrale e può essere “strutturale” in cui sono presenti defornmazioni vertebrali che non permettono un recupero totale, “funzionale” in cui la deviazione è causata da squilibri neuro-muscolari ed è totalmente riducibile. La diagnosi è confermata da analisi radiografiche. La scoliosi funzionale può essere associata ad una asimmetria asimmetria pelvica , una differenza nella lunghezza degli arti inferiori a disturbi vestibolare e visivi. La scoliosi strutturale presenta una deformazione della colonna vertebrale nei tre piani dello spazio che coinvolgono l'inclinazione, la rotazione e la flessione o l'estensione delle vertebre. Il lato della convessità della curva della colonna vertebrale definisce la scoliosi.
L'angolo di Cobb misura il grado di inclinazione delle vertebre sopra e sotto l'apice della curva della scoliosi. Questo angolo è ottenuto misurando l'angolo di intersezione tra le linee tracciate perpendicolarmente dalla margine superiore della vertebra prossimale, e dal margine inferiore della vertebra distale della curva.
La scoliosi viene definita idiopatica quando la causa della sua comparsa è sconosciuta. Viene definita secondaria in presenza di anomalie del midollo spinale o una disfunzione neuro-muscolare.
La classificazione della scoliosi si basa sull'età del paziente quando la curva della colonna vertebrale è identificata per la prima volta. La scoliosi congenita è presente alla nascita, la scoliosi infantile è diagnosticata sotto i 3 anni, la scoliosi idiopatica giovanile tra i 3 e i 10 anni e la scoliosi idiopatica adolescenziale (AIS) tra 10 anni e la fine della crescita scheletrica.
Scoliosi congenita infantile
La scoliosi congenita può essere associata a una patologia neurologica o ad un difetto strutturale (mancanza di formazione e/o di segmentazione), così come le anomalie associate della testa, del collo, del bacino e delle anche. L'emivertebra è la più comune anomalia congenita che provoca la scoliosi non idiopatica e viene a volte associata ad anomalie cutanee della linea mediana posteriore. La scoliosi congenita è più comune nelle femmine rispetto ai maschi, che si verificano nel rapporto di 1,27: 1,17. Tra i bambini con anomalie congenite del midollo spinale, il 30-60% hanno altre anomalie localizzate più comunemente nel tratto genito-urinario, nel sistema cardiovascolare, nel midollo spinale o nella colonna vertebrale cervicale.
Fin dai tempi di Ippocrate, le scoliosi congenite ed infantili sono state descritte come possibili conseguenze di fattori meccanici che agiscono durante la vita fetale. Le scoliosi sono più comuni nei maschi, che presentano più spesso una curva toracica a sinistra. In alcuni si risolve spontaneamente, mentre in altri progredisce. Il rapporto tra la costa, la vertebra e la risposta dei tessuti a qualsiasi stress durante i periodi di crescita è di grande importanza.
La risoluzione spontanea della scoliosi idiopatica infantile non progressiva si verifica durante i 12 e 18 mesi d'età. La risoluzione spontanea delle scoliosi idiopatiche infantili varia i 17%e il 92%. Pertanto, è opportuno rilevare la scoliosi nella sua prima fase e di trattare tutti i bambini colpiti entro i primi 6 mesi di vita.
La Scoliosi Idiopatica Adolescenziale (AIS).
Questa scoliosi è presente tra i 10 e i 16 anni di età nel 2-4% dei bambini. Questa scoliosi è diversa da quella infantile perche c'è una prevalenza tra le donne e per la presenza di una curva toracica a destra. La rotazione vertebrale è associata a una “protuberanza costale” sul lato della convessità, con curve più convesse a destra nella zona del torace e sulla sinistra nella zona lombare.L’ AIS è una deformità tridimensionale della colonna vertebrale, con modificazioni morfologiche del tronco e della gabbia toracica. Durante la valutazione deve essere presa in considerazione anche la rotazione vertebrale. La presenza di dolore o sintomi neurologici è atipica per la scoliosi idiopatica e porterebbe a sospettare di una patologia del midollo spinale.
La scoliosi idiopatica, se non trattata, peggiora nel periodo dello sviluppo. Il periodo della pubertà dovrebbe essere considerato come un intervallo ad alto rischio, e sono raccomandati screening regolari. È stata trovata una significativa correlazione tra la crescita in altezza e la progressione dell'angolo di Cobb, con un possibile aumento fino a 2,5 anni dopo il menarca. Attuali studi hanno indicato che più è giovane il paziente al momento della diagnos e tanto maggiore è la possibilità di peggioramento della curva. Una curva inferiore a 30° durante la maturità scheletrica è meno probabile che progredisce, mentre le curve di 30°-50° possono aggravarsi di altri 10°-15°.
Meno del 23% delle scoliosi idiopatiche adolescenziali si risolvono senza essere trattate. Il trattamento prevede il solo approccio fisioterpico fino a 30°, l’approccio combinato di fisioterpia e ortesi (busti) fra 30°-50° oltre i 50° può essere indicato un’intervento correttivo chirurgico.
E' stato dimostrato che i trattamenti riabilitativi associati all'esercizio fisico riducono la progressione delle curve nel AIS. L'esercizio può essere efficacemente utilizzato per invertire i segni ed i sintomi della scoliosi e per prevenire la progressione delle curve della colonna vertebrale nei bambini e negli adulti.